Napoli per famiglie: cinque cose da fare con i bambini + 1 extra natalizio
È la capitale del sud, città piena di storia e di vita mondana: ma esiste anche una Napoli family-friendly che non tutti conoscono e oggi vi sveleremo un po’: la Napoli per famiglie poco turistica ma alla portata di tutti.
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Tour di Napoli per famiglie: le guide diventano burlone
I napoletani sono un popolo storicamente allegro, sorridente e giocoso. Forse non potevamo che aspettarci tour particolari a prova di famiglia proprio in questa città contraddittoria e colorata.
Ce ne sono per tutti i gusti: tour teatralizzati, visite guidate giocose, laboratori didattici per bambini, con un linguaggio adatto a loro, accattivanti e all’insegna dell’apprendimento divertente.
Le associazioni e cooperative che organizzano questo tipo di tour sono diverse, tra cui Coop Culture, Catacombe di Napoli e Arteteca at work.
Le guarattelle di Bruno Leone
Forse non fanno parte dell’immaginario comune, forse è qualcosa che appartiene ad un immaginario del passato. Forse non siamo abituati a pensare a spettacoli di burattini.
Eppure a Napoli è una realtà ben radicata sul territorio, grazie a Bruno Leone, ex architetto che ha lasciato la sua professione per imparare l’arte delle guarattelle e trasformarle nel suo lavoro. Per poi regalare a grandi e piccini un sorriso che sa di tradizione, quella tradizione che a volte si crede persa, ma viene tenuta in vita grazie alla passione disperata di folli che credono ancora nei sogni. Come Irene Vecchia, con cui ha fondato nel 2008 l’associazione culturale Teatro delle guarattelle e nel 2019 Casa Guarattelle, un ritrovo per burattinai e nomadi, una casa aperta (come dice Bruno in un’intervista), dove ci si può rilassare prima del prossimo spettacolo.
Se volete immergervi nelle disavventure di Pulcinella potete trovare le date degli spettacoli sulla pagina Facebook.
Pulcinella e pastori: Napoli per famiglie nella tradizione a cielo aperto
Se non siete soddisfatti con gli spettacoli di guarattelle e ne volete di più a Napoli esiste un museo a cielo aperto, disponibile e gratuito tutto l’anno – si popola particolarmente nel periodo natalizio – che attira grandi e piccini. Stiamo parlando di San Gregorio Armeno, una stradina nel pieno centro storico della città, gremita di negozietti di artigiani che fabbricano e vendono presepi, pastori e maschere tradizionali.
Particolare anche la posizione architettonica della stradina, che collega i due decumani: quello inferiore, ovvero Spaccanapoli, a quello superiore, cioè via dei Tribunali.
Spero che vi siate convinti, ma io ve lo chiedo lo stesso: ma a voi ve piace o presepe?
Tutti a bordo: si parte per la Napoli dell’800
Che siate adulti o bambini sono certa che vi lascerete incantare dal Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, antico istituto ottocentesco che custodisce la storia delle ferrovie italiane, immerso in un paesaggio unico, sospeso tra il golfo di Napoli e il Vesuvio.
Al di là dell’importanza storica, questo museo, unico nel suo genere, utilizza i suoi spazi in modi innovativi: congressi, fiere, ma soprattutto attività didattiche per bambini e ragazzi. Quale miglior posto, se non un museo ferroviario, potrebbe far divertire e conquistare i vostri ragazzi?
Siete pronti? Ciuf ciuuuf!!
La tua bambola ha la bua? Corriamo al bambolatorio
Napoli mette la sua originalità anche nella sanità: un ospedale per le bambole, ci avreste mai pensato?
La storia di questo posto è semplice e dolce: uno scenografo tuttofare che un giorno viene supplicato da una mamma di rimettere in sesto la bambola preferita di sua figlia. E lui lo fa. La voce non ci mette molto a diffondersi nel quartiere e lo scenografo a trasformarsi in medico… delle bambole.
Questo accadeva nell’800. Oggi, dopo generazioni, il negozio esiste ancora e diventa anche museo: bambole riparate, anzi curate, peluche rimessi a nuovo.
L’ospedale delle bambole lo trovate in pieno centro storico, su Spaccanapoli, la strada che divide la città in due.
Extra post-natalizio: Napoli per famiglie il 5 Gennaio
Ma voi credete alla Befana? E se vi dicessi che ce l’abbiamo a Napoli?
Il 5 Gennaio, di notte, tantissimi genitori napoletani – ma in realtà anche giovani, bambini, fidanzati e nonni – non possono evitare di passare in Piazza Mercato: stracolma di bancarelle di dolciumi a prezzi stracciati, con il freddo umido tipico del Gennaio napoletano, scaldarsi non sarà difficile se si sta un po’ più vicini.
Se siete in città all’inizio del nuovo anno non potete perdervi questa chicca più unica che rara!
Obbligatorio tornare più grassi!
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Le foto presenti nell’articolo mi sono state concesse da Bruno Leone, Irene Vecchia e dal Museo di Pietrarsa. Le immagini restanti sono foto royalty free
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