Cucina lucana vegetariana

9 piatti tipici della Basilicata in versione veg

da | Ott 12, 2022 | Italia, Mangiare Vegetariano | 0 commenti

Se vai in Basilicata devi assaggiare la cucina lucana: i piatti tipici della Basilicata vengono direttamente dalla tradizione adatta anche ai vegetariani, ecco una panoramica sulla cucina lucana vegetariana.

Come tutte le cucine tradizionali i piatti tipici della Basilicata affondano le radici in una cultura di povertà: la cucina lucana è una cucina semplice, ma con prodotti ricchi.

Molti piatti della tradizione lucana sono a base di carne e qualcuno di pesce, ma anche verdure e legumi donano gioie in quel della Basilicata.

Vediamo cosa ho mangiato nella mia settimana in Basilicata:

  • il dio peperone crusco e le sue meraviglie;
  • formaggi lucani dal sapore paradisiaco;
  • la cucina lucana vegetariana e le zuppe piene di sapore;
  • uova fritte con peperoni cruschi (questo piatto però è stato un po’ riadattato);
  • orecchiette alle cime di rapa (ebbene, fanno parte anche della cucina lucana, non solo di quella pugliese);
  • fave e cicoria (mamma mia che buone!);
  • cucina lucana all’azione: cooking class con i ferricelli e pane di Matera;
  • che fai, un giro allo stabilimento dell’Amaro Lucano non lo fai?

Lettura consigliata a stomaco vuoto

Peperone crusco: il re della cucina lucana (è addirittura vegano!)

Se dico cucina lucana dico peperone crusco!

Ci sono delle cose che ormai associo inesorabilmente alla Basilicata: i calanchi, l’amaro lucano, Matera, Maratea e i peperoni cruschi.

Nulla sa più di Basilicata dei peperoni cruschi!

Si tratta di peperoni rossi dolci fatti prima essiccare e poi fritti: un piatto molto semplice, ma dal sapore davvero unico.

Tutte le parole che potrei spendere a riguardo non renderebbero giustizia, quindi piuttosto ti faccio vedere e ti lascio con un pensiero. Vai in Basilicata e assaggia il peperone crusco!

Formaggi lucani: prodotti tipici della Basilicata vegetariana

I formaggi c’è chi li ama e chi li odia: sono un alimento che nella maggior parte dei casi non ammette mezze misure.

Se ami i formaggi dovresti assaggiare quelli lucani!

Ne ho assaggiati diversi (non ricordi il nome di tutti) ma il mio preferito, di cui mi avevano già parlato prima che io mettessi piede in Basilicata è il Canestrato di Moliterno.

Si tratta di un formaggio dal sapore molto ricco, non troppo stagionato ma nemmeno morbido.

Gli altri formaggi lucani, consigliatissimi da lucani e web, (caciocavallo podolico, pecorino di filiano, pedaccio a viggianello e burrino) li scopriremo nel prossimo giro in Basilicata.

La Basilicata va in campagna: le zuppe lucane

Il timore più grande di un vegetariano al ristorante è la pasta col pomodoro.

Ogni volta che un ristoratore senza fantasia propone l’ennesima pasta con il pomodoro, un vegetariano nel mondo muore.

In Basilicata i ristoratori sono davvero fantasiosi: le zuppe lucane sono buonissime! E la cucina lucana vegetariana non delude.

Lo so che sto dicendo che è stato tutto buonissimo e potrei sembrare poco sincera, ma il mio tour lucano enogastronomico mi ha lasciato davvero soddisfatta. O insoddisfatta, nel senso che ho voglia di tornarci.

La prima zuppa l’ho mangiata a Castelmezzano, al ristorante “Al becco della civetta”. Zuppa di ceci bianchi, neri e funghi: da leccarsi i baffi.

Qualche giorno dopo alla Tenuta Danesi, posto paradisiaco in cui abbiamo soggiornato per qualche notte un’altra zuppa buonissima.

Non ricordo esattamente tutti gli ingredienti della seconda zuppa, ma i ceci neri la fanno da padroni in Basilicata. È stato proprio in Basilicata che, anni fa, li ho scoperti e me ne sono innamorata.

Altra zuppa lucana molto famosa, che non ho avuto occasione di assaggiare, è la crapiata materana: se l’hai assaggiata scrivi tu qualche parola nei commenti!

Uova fritte con peperoni cruschi e patate

A Castelmezzano abbiamo potuto vedere una chef all’azione: dai peperoni cruschi alle uova fritte lucane.

Questo piatto, molto calorico e perfetto per i contadini che avevano bisogno di energie per lavorare, viene dritto dritto dalla tradizione dei piatti della Basilicata.

Il piatto originale non è vegetariano perché, accanto alle uova e ai peperoni, prevede la salsiccia lucana (salsiccia pezzente), cotta insieme alle uova.

Non avrò assaggiato la versione originale, ma ti assicuro che la versione vegetariana di questo piatto lucano non è niente male!

Orecchiette alle cime di rapa: non solo Bari, ma anche cucina lucana vegetariana

Ebbene sì, le orecchiette alle cime di rapa sono uno dei piatti tipici della Basilicata e fanno parte della tradizione della cucina lucana vegetariana.

Immagino che la loro fama le preceda, quindi non aggiungerò altro.

Non si smette mai d’imparare.

cucina lucana vegetariana orecchiette alle cime di rapa della Basilicata

Fave e cicoria: piatto tipico della Basilicata vegetariana

Cari vegetariani, benvenuti nel paradiso culinario!

Ho mangiato a Matera questo piatto lucano molto buono: le fave e la cicoria. Si allega foto a puro scopo illustrativo.

Anche questo è un piatto molto semplice ma saporito: è questa la carta vincente della cucina della Basilicata!

Cucina lucana vegetariana all’azione: cooking class

I fericelli

Ogni regione ha la sua pasta tradizionale: i ferricelli sono un formato di pasta della Basilicata tradizionale.

Si tratta di una specie di spaghetto appiattito arrotolato intorno ad un bastoncino dalla forma quadrata.

Ho preso parte ad una cooking class per prepararli e ho assistito alla manualità e alla maestria delle cuoche lucane.

La cooking class lucana è stata una bella sfida per me. Sono abituata a fare la pasta in casa e mi sono approcciata all’avventura forte della mia esperienza.

Quando mi sono scontrata con la mia mancata manualità per la pasta lucana, ho dovuto fronteggiare una bella sfida con me stessa.

Preparare i ferricelli, fatti di soli 3 ingredienti (uova, farina e acqua) richiede un equilibrio zen di caratteristiche caratteriali ed esperienziali:

  • forza: per impastare un ammasso che si sgretola continuamente tra le mani e renderlo un liscio panetto malleabile;
  • precisione: per trovare il giusto spessore del serpentello da andare a formare;
  • delicatezza: per non rovinare il pezzetto di impasto che sogna di diventare pasta;
  • manualità: per far diventare il bruco farfalla.

La prossima volta ci penserò due volte prima di auto-dichiararmi regina in cucina: così come il ponte tibetano è stato una metafora di vita, i ferricelli sono una lezione di umiltà!

Il pane di Matera

L’esperienza del pane di Matera è stata decisamente meno umiliante della lezione di ferrencelli.

Il pane di Matera, oggi preparato dai forni, ha una storia bella particolare, iniziando dalla forma.

Esistono diversi formati e nella cooking class ci siamo trovato a preparare il tipico pane a tre gobbe: simbolo della trinità.

La cosa più interessante del pane materano, però, ha a che fare con la popolazione.

Un tempo le famiglie non avevano i forni in casa e per cuocere il pane che preparavano si recavano ai forni. Ogni famiglia portava il proprio pane (fatto per durare settimane) e per riconoscerlo lo si marchiava con un timbro che indicava il nome della famiglia.

Questa tradizione è stata mantenuta anche oggi e infatti i forni marchiano ancora il pane con le iniziale del proprio nome.

Dopo la cooking class non poteva mancare un assaggio ai prodotti del forno – cioè del panificio Perrone – e a quel punto è stata completamente abbandonata la via della dieta.

cucina lucana vegetariana fare il pane di matera

Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano!

Non mi dire che non hai mai ripetuto questa frase almeno una volta nella vita!

È un tormentone che appartiene a tutti noi.

Sono andata a scoprirlo da vicino e ho visto con i miei occhi ciò che c’è dietro.

La storia dell’Amaro Lucano è legata alle vicende familiari di Pasquale Vena e dei suoi discendenti che hanno portato avanti il suo prodotto.

La storia di questo liquore conosciuto in tutto il mondo gira intorno alle erbe profumate, che sognano il km0.

Oggi esistono anche dei cocktail a base di Amaro Lucano e ovviamente li abbiamo assaggiati.

Sono tre i cocktail che offrono all’interno dello stabilimento:

  • Amarotto, Amaro Lucano e chinotto;
  • Spritzotto: Amaro Lucano e prosecco;
  • Amaro Lucano e Limoncetta (il Limoncello di produzione lucana, fatto con i limoni di Sorrento).

Da amante dei sapori più delicati e della lingua crucca ho scelto di assaggiare uno Spritzotto e devo dire che, anche se un po’ più amaro di quello tradizionale, niente male.

Vuoi vedere il suo effetto? Allora guarda questo reel

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Ciauz,

Santa