Volontariato in Africa

L'esperienza di Rebecca in Sud Africa

da | Dic 28, 2021 | Essere Vagabondi | 0 commenti

Chi non ha mai pensato che fare un volontariato internazionale sarebbe un’esperienza che cambia la vita: Rebecca ha pensato bene di fare un volontariato in Sud Africa e ha deciso di raccontarcelo.

Partire da soli è un’esperienza meravigliosa, ricca di lezioni per la vita. I viaggiatori e le viaggiatrici seriali lo sanno e già immagino quante persone saranno capitate qui perché ne vogliono sapere di più: bene, ce lo racconta Rebecca.

Ciao Rebecca, prima di parlare del progetto di volontariato in Africa ti presenteresti? Ci racconti qualcosa di te?

Ciao! sono Rebecca ma chi mi conosce mi conosce come wanderlustrebecca per la mia grande passione per i viaggi. Penso di essere nata proprio per girare il mondo: è qualcosa che sento dentro come una vera spinta innata. Ho aperto circa un anno e mezzo un profilo dove ne parlo e aiuto altre ragazze come me a viaggiare spendendo poco!

Andiamo subito al sodo: come si fa a partecipare ad un progetto di volontariato in Africa? Quali sono i costi da sostenere e quali, se ci sono, sono finanziati da altri enti?

Partecipare non è difficile ma decidere di partire veramente sì! I costi sono modici se si pensa di stare andando dall’altra parte del mondo (circa), quindi solitamente bisogna pagare il volo e una quota partecipativa che varia da associazione ad associazione più tutti i costi extra.

Ci parli del tuo progetto? Di cosa ti occupavi? Com’era la tua giornata tipo?

Io sono partita per un progetto di salvaguardia dei big five in Sud Africa , quindi un progetto destinato agli animali simbolo della savana del Sud Africa, in particolare mi occupavo di raccogliere dati e proteggere ogni animale contro qualsiasi forma di bracconaggio!

Ci sono dei requisiti particolari per partecipare? Un tempo di permanenza minimo o massimo?

Nessun requisito se non un inglese fluente (almeno B2 per intenderci) e un grandissimo spirito di adattamento (non ho avuto acqua e elettricità per alcuni giorni). La permanenza minima è 2 settimane ma io consiglio almeno 1 mese intero, altrimenti non si entra nel vivo dell’esperienza.

Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato nel tuo volontariato in Africa? E i momenti più belli?

Le difficoltà sono state sicuramente i lunghi periodi di “solitudine” staccata da ogni forma di socialità esterna, al di fuori degli altri volontari (eravamo completamente isolati). Ma tutti i momenti belli hanno cancellato ogni défaillance. Tra i momenti più belli sicuramente aver avvistato leoni a nemmeno due metri da me, aver aiutato tanti bambini dei villaggi meno fortunati della provincia e aver stretto legami con altri volontari meravigliosi. 

Ci sono degli step obbligatori da fare per entrare in Sud Africa? Vaccini o altro?

No nessun vaccino obbligatori ma ad ora tampone e green pass e tanta voglia di scoprire! 

Perché hai deciso di partire per un volontariato in Africa?

Perché penso che arrivi un momento dove capisci cosa sia bene per te e cosa no. L’Africa mi ha sempre affascinato (già ero stata in Kenya, in Marocco e in Egitto) e mi mancava quel contatto con la natura che quasi due anni di restrizioni mi avevano impedito quindi non potevo trovare opportunità migliore.

Grazie Rebecca per questo racconto e per aver condiviso con noi la tua esperienza. 

Se vuoi fare altre domande a Rebecca puoi contattarla sul suo account Instagram Wanderlustrebecca.

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